Inocybe sp
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Inocybe sp
Raccolti in località Duna Verde durante l'ultima uscita dell'Inocybe Team.
I carpofori, di 2,5 cm, presentano un margine appendicolato, una superficie formata da fibrille bruno scure su fondo ocraceo ed un umbone ottuso con screpolature.
Le lamelle sono biancastre, smarginate e presentano il filo seghettato.
Carne biancastra ed odore spermatico.
I carpofori, di 2,5 cm, presentano un margine appendicolato, una superficie formata da fibrille bruno scure su fondo ocraceo ed un umbone ottuso con screpolature.
Le lamelle sono biancastre, smarginate e presentano il filo seghettato.
Carne biancastra ed odore spermatico.
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Mario sto leggendo le chiavi dicotomiche di mario Cervini e per nitidiuscula non corrispondono le misure sporali, ma vorrei con calma consultare anche lo Stangl.Inoltre ,sempre secondo Cervini la crescita sotto latifoglie viene considerata con tanto di punto interrogativo?
Io ho un'immagine, anzi due, di Inocybe che a sua tempo Mario mi indicò come nitidiuscula e crescente sotto aghifoglia che ti allego, ma anche in questo caso c'è da tener conto che furono indicazioni solo basati su foto e un minmodi microscopia che speroditrovare al più presto.
Ciao
Io ho un'immagine, anzi due, di Inocybe che a sua tempo Mario mi indicò come nitidiuscula e crescente sotto aghifoglia che ti allego, ma anche in questo caso c'è da tener conto che furono indicazioni solo basati su foto e un minmodi microscopia che speroditrovare al più presto.
Ciao
Ultima modifica di Giovanni il mar 6 nov 2007, 18:58, modificato 1 volta in totale.
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Caro Giovanni non è nitidiuscula, quindi non ricontrollare la tua convinzione. Ho controllato anche il Kuyper e l'habitus non è rispondente.Giovanni ha scritto:
Se la tua fossse nitidiuscula dovrei ricontrollare la mia convinzione(di allora) e ripercorrere il tratto di bosco dove la ritroverò sicuramente e rifare l'intera microscopia.Aspetto un tuo parere.Grazie
Giovanni
Per quanto riguarda la misura sporale non mi sembra che si discosti dalle misure date dallo Stangl e da Bon; ma, a prescindere da questo, non è nitiuscula. Se riuscirò a cavare il ragno dal buco.....ti avviso.
Saluti carissimi
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Ciao Carlo, la gausapata ha un cappello lanoso-feltrato, e questo non mi pare il caso. Devo controllare meglio la dislocazione dei caulocistidi lungo il gambo. Penso che rimarrò a Inocybe sp., come già profetizzato.carlo ha scritto:Ciao Mario Sai che io non ci capisco niente di Inocybi Vedo un gambo come dire..."gausapatus"...Potrebbe mai essere la vecchia Inocybe gausapata odierna Inocybe flocculosa (Berck) Sacc. ? Ti saluto.
Saluti fraterni
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Ciao a tutti!
Occorre sgomberare il campo sul fatto che possa trattarsi di I. nitidiuscula, che è altra cosa come è già stato detto e come sa benissimo chi ha la fortuna/sfortuna di incontrarla nei boschi montani di conifere in milioni di esemplari.
La specie di Duna Verde, trovata sotto lecci, è assai interessante. I suoi caratteri più eclatanti sono: cappello come in certe I. brunneoatra, gambo rosato e robusto, pruinoso fino a metà altezza, odore fruttato-erbaceo; il quadro microscopico è pazzesco per l'estremo polimorfismo di spore e cistidi (sarà un azzardo individuarne il "modello" tipico); cistidi con parete non più spessa di 0,5 µm, con NH3 negativo. Ma la cosa più isorperende ancora non la sapevo, e l'ho scoperta solo quando ho archiviato il secco: la carne era diventata di un bellissimo colore rosso!
Il tutto mi fa capire che ci siamo imbattutti ancora una volta in una specie non descritta. E questa è, per la verità, una situazione piuttosto comune, che non ci deve affatto sorprendere. Per concretizzare? O qualcuno ci mostra delle raccolte analoghe, oppure noi stessi ci diamo appuntamento per una seconda campionatura, a Duna Verde, il 27 ottobre del prossimo anno. Sempre che la signora abbia la gentilezza di mostrarsi a noi un'altra volta!
enrico
s.v.m.
Occorre sgomberare il campo sul fatto che possa trattarsi di I. nitidiuscula, che è altra cosa come è già stato detto e come sa benissimo chi ha la fortuna/sfortuna di incontrarla nei boschi montani di conifere in milioni di esemplari.
La specie di Duna Verde, trovata sotto lecci, è assai interessante. I suoi caratteri più eclatanti sono: cappello come in certe I. brunneoatra, gambo rosato e robusto, pruinoso fino a metà altezza, odore fruttato-erbaceo; il quadro microscopico è pazzesco per l'estremo polimorfismo di spore e cistidi (sarà un azzardo individuarne il "modello" tipico); cistidi con parete non più spessa di 0,5 µm, con NH3 negativo. Ma la cosa più isorperende ancora non la sapevo, e l'ho scoperta solo quando ho archiviato il secco: la carne era diventata di un bellissimo colore rosso!
Il tutto mi fa capire che ci siamo imbattutti ancora una volta in una specie non descritta. E questa è, per la verità, una situazione piuttosto comune, che non ci deve affatto sorprendere. Per concretizzare? O qualcuno ci mostra delle raccolte analoghe, oppure noi stessi ci diamo appuntamento per una seconda campionatura, a Duna Verde, il 27 ottobre del prossimo anno. Sempre che la signora abbia la gentilezza di mostrarsi a noi un'altra volta!
enrico
s.v.m.