Tricholoma quercetorum
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Tricholoma quercetorum
Vecchio Post: Tricholoma quercetorum ? Urge Contu
Non si tratta di un ritrovamento in tempo reale ma di una specie che reputo interessante e che è rimasta a giacere per troppo tempo in erbario come “Tricholoma ustale strano”.
Un breve riassunto sulle vicissitudini legate a queste raccolte.
Nel novembre 2006 in compagnia di Artù e Doni ci siamo soffermati parecchio ad osservare alcune stranezze comportamentali di questo fungo che ogni anno regala abbondantissime fuoriuscite e che credevamo (principalmente per colpa mia) essere riconducibile a Tricholoma ustale o al limite a qualche forma intorno in particolare la var.rufo-aurantiacum del Bon.
Più in particolare avevamo notato che alcune caratteristiche di queste raccolte erano incostantemente o del tutto assenti nei testi che andavamo a consultare:
-una base del gambo giallastra
-il sapore e l’odore fortemente farinoso (sapore mai amarognolo)
-il margine pileico costolato in molti esemplari
-il denso glutine letteralmente colante con tempo umido
-una presenza di guttule brune al margine probabilmente provocate dall’essiccamento del glutine
L’habitat è costituito da Quercus suber su suolo calcareo. La maggior densità di crescita si registra allorquando il sottobosco è costituito da piante di mirto!
In attesa che Artù e Doni aggiungano i risultati della loro microscopia, metto quelli che riscontrai due anni fa.
Le misurazioni sporali da me effettuate sono le seguenti: 5-7 x 3,5-5,5.
Le nostre raccolte sono rimaste in lunga attesa fin quando casualmente seppimo di un nuovo Tricholoma della sezione descritto da Contu.
Fatta qualche ricerca il cerchio si è ristretto e grazie a Mario ed Enrico che mi hanno dato la possibilità di leggere la pubblicazione credo di aver dissipato molti dubbi...A me sembra identica alla specie di Marco Contu Tricholoma quercetorum Contu ma aspetto ansiosamente che sia lui a darmi conferma o smentita…
Un’ultima curiosità: in quel periodo scherzosamente, riferendoci al Tricholoma, lo chiamavamo Tricholoma xanthopedatum. Sulla pubblicazione di Contu si evince che le prime raccolte erano conservate come Tricholoma basisulphureum…
Saluti
Non si tratta di un ritrovamento in tempo reale ma di una specie che reputo interessante e che è rimasta a giacere per troppo tempo in erbario come “Tricholoma ustale strano”.
Un breve riassunto sulle vicissitudini legate a queste raccolte.
Nel novembre 2006 in compagnia di Artù e Doni ci siamo soffermati parecchio ad osservare alcune stranezze comportamentali di questo fungo che ogni anno regala abbondantissime fuoriuscite e che credevamo (principalmente per colpa mia) essere riconducibile a Tricholoma ustale o al limite a qualche forma intorno in particolare la var.rufo-aurantiacum del Bon.
Più in particolare avevamo notato che alcune caratteristiche di queste raccolte erano incostantemente o del tutto assenti nei testi che andavamo a consultare:
-una base del gambo giallastra
-il sapore e l’odore fortemente farinoso (sapore mai amarognolo)
-il margine pileico costolato in molti esemplari
-il denso glutine letteralmente colante con tempo umido
-una presenza di guttule brune al margine probabilmente provocate dall’essiccamento del glutine
L’habitat è costituito da Quercus suber su suolo calcareo. La maggior densità di crescita si registra allorquando il sottobosco è costituito da piante di mirto!
In attesa che Artù e Doni aggiungano i risultati della loro microscopia, metto quelli che riscontrai due anni fa.
Le misurazioni sporali da me effettuate sono le seguenti: 5-7 x 3,5-5,5.
Le nostre raccolte sono rimaste in lunga attesa fin quando casualmente seppimo di un nuovo Tricholoma della sezione descritto da Contu.
Fatta qualche ricerca il cerchio si è ristretto e grazie a Mario ed Enrico che mi hanno dato la possibilità di leggere la pubblicazione credo di aver dissipato molti dubbi...A me sembra identica alla specie di Marco Contu Tricholoma quercetorum Contu ma aspetto ansiosamente che sia lui a darmi conferma o smentita…
Un’ultima curiosità: in quel periodo scherzosamente, riferendoci al Tricholoma, lo chiamavamo Tricholoma xanthopedatum. Sulla pubblicazione di Contu si evince che le prime raccolte erano conservate come Tricholoma basisulphureum…
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Re: Tricholoma quercetorum
il denso (o forse meglio viscoso) glutine
Ultima modifica di carlo il lun 14 lug 2008, 18:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tricholoma quercetorum
Bravi ! Si tratta proprio del "mio" Tricholoma quercetorum, sul quale esiste anche una descrizione con dia recentemente pubblicata da Carlo Papetti nel Boll. Circ. Micol. G. Carini e relativa ad una raccolta sudista (credo delle Puglie).
Avete anche indicato bene i caratteri essenziali del fungo ed il paragone con ustale è opportuno anche se si tratta di due specie ben distinte. Complimenti per l'occhio perché il fungo può passare per un ustale atipico. Può sembrare strano, negli anni 2000, trovare ancora Tricholoma nuovi in Europa ma non dimenticate che la Sardegna, come, per molti versi il sud Italia, sono ambienti ancora poco esplorati e che per molti anni certe determinazioni (ustale, Paxillus involutus, etc) erano date per scontate e ritenute banali fino a che qualcuno non ha cominciato a studiare anche queste raccolte con occhio critico, con la mentalità di chi non deve mai dare nulla per scontato. Sono venute fuori parecchie sorprese e ovviamente diverse specie nuove ma molto rimane ancora da fare. Per es. vi siete mai chiesti se la Clitocybe gibba sudista è la vera gibba ? Quando la British Mycological Society fece il suo foray del 2007 a Tempio Pausania, in Sardegna (esattamente dove lavoro) io mostrai quel fungo ai micologi inglesi e chiesi loro se erano d'accordo sul fatto che fosse la gibba. Ma loro mi dissero che assolutamente non era la gibba !! Ancora oggi questo fungo non ha un nome ed è comunissimo in Sardegna.......Ma potrei citare anche altri casi. Occorre intestardirsi nello studiare attentamente anche ciò che pare banale, perchè certe differenze che possono apparire piccole o insignificanti potrebbero invece ben essere indizi di diversità e suggerire che ci è in presenza di nuove specie.
Avete anche indicato bene i caratteri essenziali del fungo ed il paragone con ustale è opportuno anche se si tratta di due specie ben distinte. Complimenti per l'occhio perché il fungo può passare per un ustale atipico. Può sembrare strano, negli anni 2000, trovare ancora Tricholoma nuovi in Europa ma non dimenticate che la Sardegna, come, per molti versi il sud Italia, sono ambienti ancora poco esplorati e che per molti anni certe determinazioni (ustale, Paxillus involutus, etc) erano date per scontate e ritenute banali fino a che qualcuno non ha cominciato a studiare anche queste raccolte con occhio critico, con la mentalità di chi non deve mai dare nulla per scontato. Sono venute fuori parecchie sorprese e ovviamente diverse specie nuove ma molto rimane ancora da fare. Per es. vi siete mai chiesti se la Clitocybe gibba sudista è la vera gibba ? Quando la British Mycological Society fece il suo foray del 2007 a Tempio Pausania, in Sardegna (esattamente dove lavoro) io mostrai quel fungo ai micologi inglesi e chiesi loro se erano d'accordo sul fatto che fosse la gibba. Ma loro mi dissero che assolutamente non era la gibba !! Ancora oggi questo fungo non ha un nome ed è comunissimo in Sardegna.......Ma potrei citare anche altri casi. Occorre intestardirsi nello studiare attentamente anche ciò che pare banale, perchè certe differenze che possono apparire piccole o insignificanti potrebbero invece ben essere indizi di diversità e suggerire che ci è in presenza di nuove specie.
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Re: Tricholoma quercetorum
Condivido pienamente quanto espresso da Marco!
E... bel ritrovamento, questo Tricholoma giallopus!
E... bel ritrovamento, questo Tricholoma giallopus!
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Re: Tricholoma quercetorum
Bella raccolta!!!!! a mio avviso questo nuovo taxon è però più vicino a T. ustaloides che non a T. ustale!!!! Il glutine abbondante, il margine pieico un po' costolato, l'odore, lo stipite con una zona colorata a volte un po' delimitata..........
Alf
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Re: Tricholoma quercetorum
Ed hai perfettamente ragione Alfredo...Da sempre ci vedevamo caratteri dell'una e dell'altra specie...alfredo ha scritto:Bella raccolta!!!!! a mio avviso questo nuovo taxon è però più vicino a T. ustaloides che non a T. ustale!!!! Il glutine abbondante, il margine pieico un po' costolato, l'odore, lo stipite con una zona colorata a volte un po' delimitata..........
Alf
Solo che dovendo sbagliare Scelsi di sbagliare verso Pessundata più che Subannulata proprio per la mancanza della zona pseudoanulare netta.
Grazie e Saluti
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Re: Tricholoma quercetorum
Per vero dire T. ustaloides ha una zona pseudoanulare decisamente più marcata e delimitata e sapore fortemente amaro.
Ovviamente in certi esemplari di quercetorum la zona più chara situata nella parte superiore del gambo può far pensare ad un qualcosa di simile alla zona pseudoanulare di ustaloides ma siamo lontani da una vera somiglianza, si tratta di un carattere meramente accidentale. Per me il quercetorum appartiene ai Pessundatina ma non escludo che, per certi versi, lo si possa ritenere una timida entità di passaggio fra Pessundatina e Pseudoannulatina, fenomeno tutt'altro che strano..........(in ogni genere esistono taxa di transizione fra un gruppo, di qualsiasi livello infragenerico ed un altro). Ovviamente questi "mostri" li trovi soprattutto in Sardegna, come le Lepiotaceae e le Panaeoloideae secozioidi, le Conocybe e le Inocybe a spore ialine e bianche in massa, i Bolbitius con la volva, le Conocybe rosso-fulve con imenio pavimentoso (tutte quelle conosciute erano bianche), le specie prima delle raccolte sarde conosciute da una sola raccolta in posticini sperduti degli USA, i Geoglossum artico-alpini (che, ovviamente, in Sardegna crescono a ridosso della spiaggia....) e via dicendo. E pensare che nessuno ha ancora messo mano, in Sardegna, agli Ascomycetes, agli Entolomi, alle Inocybe, alle Mycena, ai Coprinus, per non parlare delle Clitocybe e degli Agaricus !!
Ovviamente in certi esemplari di quercetorum la zona più chara situata nella parte superiore del gambo può far pensare ad un qualcosa di simile alla zona pseudoanulare di ustaloides ma siamo lontani da una vera somiglianza, si tratta di un carattere meramente accidentale. Per me il quercetorum appartiene ai Pessundatina ma non escludo che, per certi versi, lo si possa ritenere una timida entità di passaggio fra Pessundatina e Pseudoannulatina, fenomeno tutt'altro che strano..........(in ogni genere esistono taxa di transizione fra un gruppo, di qualsiasi livello infragenerico ed un altro). Ovviamente questi "mostri" li trovi soprattutto in Sardegna, come le Lepiotaceae e le Panaeoloideae secozioidi, le Conocybe e le Inocybe a spore ialine e bianche in massa, i Bolbitius con la volva, le Conocybe rosso-fulve con imenio pavimentoso (tutte quelle conosciute erano bianche), le specie prima delle raccolte sarde conosciute da una sola raccolta in posticini sperduti degli USA, i Geoglossum artico-alpini (che, ovviamente, in Sardegna crescono a ridosso della spiaggia....) e via dicendo. E pensare che nessuno ha ancora messo mano, in Sardegna, agli Ascomycetes, agli Entolomi, alle Inocybe, alle Mycena, ai Coprinus, per non parlare delle Clitocybe e degli Agaricus !!
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Re: Tricholoma quercetorum
Trovato !
Grazie Carlo, molto interessante.
Sei grande.......................Evelina
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